Tuttosport, tutto “sbam”

Paolo de Paola, direttore di “Tuttosport”, lo storico quotidiano sportivo torinese, è stato licenziato (o, come si dice, “avvicendato) alla vigilia di Juventus-Napoli, partita verosimilmente decisiva per l’assegnazione dello scudetto: dunque nel momento più delicato dell’intera stagione calcistica. Al suo posto subentra Xavier Jacobelli. Ovviamente la mia riflessione prescinde dal valore dei colleghi coinvolti: amici, prima che eccellenti professionisti. Molto dignitoso ed elegante il saluto di De Paola; sicuramente non sarà meno ricco di classe il primo editoriale di Jacobelli

Certo, a noi poveri mortali, resta misterioso il senso della “tempistica”. E’ come se Milly Carlucci venisse sostituita – chessò – da  Antonella Clerici il giorno prima della finale di “Ballando con le stelle”; o se Claudio Baglioni fosse stato rimosso a favore di Gianni Morandi (tutti nomi esemplificativi, per carità) il giorno prima della finale di Sanremo. O, per restare in chiave calcistica, è come se l’Inter togliesse la panchina a Spalletti, o la Lazio a Inzaghi a due giornate dalla fine del campionato

Nella vita sono stato direttore per dieci volte. In cinque casi ho deciso io di cambiare strada per tentare nuove avventure: negli altri cinque hanno deciso altri (per la verità – lasciatemelo dire con un pizzico di civetteria senile e quindi ormai innocua – spesso ottenendo risultatati desolatamente inferiori). Ma gli Editori a volte sono così, come i presidenti delle società di calcio: “pagano” e fanno, giustamente, quello che vogliono. E hanno ragione: perchè loro sono loro…. Personalmente ne ho rimpianto soprattutto (se non soltanto) uno: Luciano Conti proprietario del “Guerin Sportivo” e dell’Azienda (ora assorbita dalla stessa del caso-Tuttosport) che ancora porta il suo nome.

Io e lui ci dicevamo tutto guardandoci negli occhi (anzi, a volte non avevamo neanche bisogno di parlare). Quando gli annunciai che sarei tornato alla tv, lasciando la nostra creatura in condizioni che non si sarebbero mai più ripetute, mi disse una cosa che non credevo che sarebbe mai uscita dal suo cuore apparentemente di pietra. E mi abbracciò, conferendomi il primato – credo – di essere stato l’unico maschio che abbia abbracciato nella sua vita.

Nel frattempo, sempre ieri, dalla mattina alla sera, sono stati licenziati (nel loro caso purtroppo non esistono sinonimi) anche i due vicedirettori della “Gazzetta dello Sport” Umberto Zapelloni e Stefano Cazzetta

Mai come adesso sono felice di essere un uomo senza padroni

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